giovedì 12 maggio 2016

I castighi di Dio sono ancora attuali ?




Lo vedo! lo vedete? lo tsunami arriva!  sta arrivando! La nostra povera Italia e la nostra povera Europa travolte dallo tsunami, no, non quello fisico, ondoso, liquido, ma quello etico, morale, spirituale; quello che tutto distrugge, devasta: la mente, i rapporti sociali e civili, le relazioni interpersonali; quello che ci trasforma in egoisti, materialisti, nichilisti, pessimisti, distratti e superficiali non vediamo più intorno a noi motivi per solidarizzare, la "società", il "potere", la "cultura" del nostro mondo, quello in cui viviamo, ci dice che siamo solo "bestie" perché la spiritualità che ci eleva e ci differenzia da tutti gli altri animali viene negata e rifiutata, siamo solo quello che mangiamo...  Ci viene detto che abbiamo, dobbiamo avere i "diritti", solo diritti, sempre diritti, i doveri si sono persi per strada, ma in aggiunta ora ci viene detto che i "desideri", tutti quelli che ci passano per la testa, sono e devono diventare altri nuovi "diritti"; la ragione, la ragionevolezza sono accantonate, non servono più, però così facendo qualcosa non quadra più, se tutto è lecito, se tutto è desiderabile e quindi diventa un nostro diritto, allora senza doveri, senza regole, tutto salta, stiamo arrivando al caos, alla distruzione della società. Le leggi che governano la convivenza sociale di un popolo, di una nazione, di un continente, sono fatte da politici, da uomini, ma non è detto che siano sempre positive, utili, lecite, "giuste". Quante leggi in questi anni sono state varate per soddisfare i "desideri", i "diritti", ma fino a che punto erano "giuste"? Sono giuste le leggi che hanno istituzionalizzato e quindi reso lecito l'aborto? il divorzio? ed ora le unioni civili con annesse (tra poco) adozioni e maternità surrogata o come la si voglia chiamare? Sì! per la società laica, laicissima anzi laicista, queste sono conquiste di civiltà contro il medioevo oscurantista di chi queste leggi rifiuta e combatte. I mass-media che propagandano e accompagnano queste idee laiche, laicissime anzi laiciste, con campagne martellanti e incessanti, dopo aver soffiato sul fuoco ammirano i risultati ottenuti; si vedano anche le campagne giornalistiche a favore di leggi non ancora approvate come quelle sulla eutanasia (che per altro anche senza una normativa vigente, vengono tranquillamente effettuate, basta andare oltre confine et voilà...); le leggi "giuste" o "inique" che siano, modificano la visione della vita e il modo di pensare di chi le "subisce"; così una società cambia in meglio o in peggio, un popolo cambia in meglio o in peggio, in base alle leggi emanate dal "potere" che così facendo guida, indirizza, influisce e penetra profondamente nella società civile, fino a manipolarla secondo i propri interessi. Orbene, da molto tempo ormai i governanti della nostra povera Italia ed Europa, si sono ripromessi di trasformare la società civile in senso laico, laicissimo anzi laicista, il sentire comune dei popoli era fino a pochi decenni fa, religioso se non marcatamente cristiano, la società è stata rivoltata come un calzino, con i potenti mezzi a loro disposizione. Ecco allora io ritorno a chiedere: lo vedete lo tsunami? Noo? Allora qui potrei ergermi a profeta di sventure, che molto probabilmente ci cadranno sul capo se continueremo su questa strada: una società allo sbando etico e morale ma anche sociale, economico e... strutturale: le crepe che annunciano lo sgretolarsi del nostro "mondo" si vedono già evidentissimamente... Noo? Allora riascoltiamo le parole dette a La Salette, e poi a Fatima da Maria, la Beata Vergine Maria; qui metto un video di padre Serafino Tognetti:



Per non citare altre autorevoli apparizioni della Madonna. Ahhh... qui ti volevamo... sei un oscurantista medioevale credulone cattolico, allora tutti i tuoi discorsi fin qui non valgono più niente... (diranno i nipotini di Nietzsche, di Marx, affiliati ai vari partiti radicali di massa o della massoneria). Cosa ha detto Maria? di convertirci, cioè cambiare vita, da questa vita materialista, libertina e atea per non incorrere nei castighi di Dio. Castighi? ahh, ma allora sei proprio un credulone, ai castighi di Dio non ci crede più nessuno, neanche la chiesa... Peccato che chi ragiona in questo modo sia un poco disinformato, la Chiesa non ha mai mandato in soffitta (finora) Vangelo e Parole di Gesù Cristo; qualche anno fa proprio dopo un maremoto in Giappone, Roberto de Mattei vedi qui citò i castighi di Dio in una conferenza radiofonica, successe il finimondo vedi qui, ci furono interrogazioni parlamentari e richieste di dimissioni dal CNR di cui De Mattei era all'epoca vicepresidente, accusandolo di fondamentalismo e oscurantismo. In questi tempi in cui è di moda parlare di misericordia, non possiamo dimenticare che la misericordia è conseguenza del pentimento dei nostri peccati, altrimenti la misericordia non c'è, non viene data e se non viene accolta rimane la giustizia di Dio a cui andremo incontro se avremo rifiutato la sua misericordia, quindi diventa centrale il discorso del pentimento dei peccati ma se nella nostra società i peccati non solo non vengono riconosciuti e ammessi e confessati ma diventano diritti e libertà da far valere... e allora di cosa stiamo parlando? di misericordia? ma se non ne abbiamo bisogno? se preferiamo essere liberi, liberi, liberi, autonomi, indipendenti da... Dio? Chi rifiuta la Misericordia, incontrerà la Giustizia di Dio. Allora la conversione ha un senso, ma anche i castighi hanno senso, Dio è paziente ma soprattutto è fedele a se stesso e ciò che ha stabilito avverrà infallibilmente, sta al nostro libero arbitrio scegliere di corrispondere la sua volontà o no, e se è no, perché meravigliarsi dei suoi castighi e accusarlo di non essere buono? Pretendiamo di vivere da materialisti in opposizione a tutte le leggi di Dio e poi ci lamentiamo? Come fare per rimediare? Ascoltiamo quello che dice padre Giorgio Maria a proposito dell'Ora Santa per "calmare la collera divina...":








Buon ascolto!

Nessun commento:

Posta un commento

Tutti i commenti sono benvenuti tranne quelli offensivi